Idee per la costituente..

Proposte che porterò avanti:

  • Dalla rappresentanza territoriale alla rappresentanza delle competenze.

(F. Magagnino, Verona, Ottobre 2007)

E’ oramai di comune opinione che le circoscrizioni siano un elemento inutile. Non decidono, non rappresentano, sono ridondanti.
Fatta nostra questa assunzione, il PD deve realizzare la necessità di dare una nuova forma alle sue rappresentanze.
Le sezioni e i circoli territoriali delle grandi città sono oramai un carissimo e romanticissimo aspetto dell’attuale politica ma sono palesemente delle strutture che possiedono un bassissimo valore aggiunto.
E’ necessario che il PD si proponga di creare una base militante riunita soprattutto per competenze, non più per minuscoli territori o per quartieri.
In questo modo è possibile creare classe dirigente preparata ad affrontare cariche amministrative specifiche. Da coloro che sono interessati ad occuparsi di sport a coloro che interessano di economia, da coloro che trattano di ambiente a coloro che trattano di tecnologie, da coloro che conoscono di istruzione a coloro che competono di politiche sociali e via discorrendo. Una politica seria, competente, a basso costo, si fa su un territorio di medie e grandi dimensioni non su singoli quartieri.
Prova ulteriore dell’inconsistenza e del basso valore aggiunto delle sezioni sono le elezioni di circoscrizione, chiunque può averne un sicuro riscontro costatando come sempre più spesso vengano elette persone che non provengono dalle rappresentative territoriali o che comunque non è da queste che attingono i loro voti.
E’ chiaro e condivisibile che superare il concetto di sezione o di circolo sia passaggio non sentimentalmente facile. Ma è da ritenersi razionalmente necessario.
Il PD non può pensare di essere forza innovativa se pensa di mantenere una struttura obsoleta per la salvaguardia di pochi a discapito di approcci innovativi, più snelli, maggiormente formativi a vantaggio di molti e di nuovi.

Ps: se ne discute anche qui: iMille

  • Nuove regole per la proposta e la condivisione di documenti

(F. Magagnino, Verona, Ottobre 2007)

Un partito nuovo, ha bisogno di autoregolamentarsi circa le metodologie da adottare nelle pratiche interne.
Nello specifico, il futuro regolamento nazionale (ereditato poi di conseguenza dalle entità regionali e provinciali) dovrebbe prevedere regoli e metodi per la presentazione dei documenti nelle fasi congressuali e di direttivo. Le suddette regole potrebbero prevedere tra l’altro l’obbligo di presentare documenti per singoli punti di interesse, l’obbligo di presentarli con titolo, autore, luogo, data, eventuale assemblea approvatrice dello stesso. Il documento deve essere contenuto al massimo in due facciate dattiloscritte. Nel caso il documento superasse la prima facciata sarebbe necessario l’inserimento di un abstract e di un elenco puntato con i principali punti affrontati.
Nel documento dovrà essere facilmente visibile l’analisi, le motivazione, la proposta e l’obiettivo.

  • Motivi di ineleggibilità e di incompatibilità

Arriva…

Nel frattempo vi delizio con una seconda versione del futuro inno del PD (By Neri Marcorè)

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