Verona ad Albinea il 21 e il 22 luglio!

Verona ad Albinea il 21 e il 22 luglio!

Un gruppo di innovatori veronesi si sta preparando per andare all’appuntamento annuale di Pippo Civati ad Albinea.

L’incontro è completamente autofinanziato.

Vogliamo portare un contributo da Verona; aiutaci ad arrivare a 500€ che doneremo all’organizzazione dell’evento.
Abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi su un importante e sicuro servizio di “crowdfunding”, un modo innovativo 2.0 per raccogliere finanziamenti, chiunque può partecipare anche con 5€

Se vogliamo una nuova politica la dobbiamo sostenere!!

info sull’evento:
http://www.prossimaitalia.it/news/2991/cose-che-cambiano-albinea-21-e-22-luglio/

gruppo che parte da Verona:
https://www.facebook.com/events/246495015469370/

 

Le elezioni si avvicinano..

Le elezioni si avvicinano..

Le elezioni si avvicinano..

C’è Grillo che ormai non è più una novità con il suo ancoraggio fortissimo alla disintermediazione dei partiti (che non è anti politica), c’è Italia Futura che non è Montezzemolo e nemmeno il remake della discesa in campo di Berlusconi, è una cosa molto più articolata che bisognerebbe provare a comprendere invece che demonizzare, c’è poi la lega 2.0, quella di Maroni che si farà presto sentire e che molto presto rinvigorirà la sua caratteristica popolare di massa e infine c’è il PDL e il PD; nel primo sembra che ci sia solo molta confusione e poche idee sul futuro, nel secondo c’è, direi, tanta paura che il futuro sia arrivato a bussare alla porta.

Su Bersani non ci sono molte parole da spendere, perché poco c’è da scoprire o sapere, quello è, lo conosciamo bene, come lui stesso si definisce è l’usato sicuro, quindi una portata già conosciuta e che riserva poche sorprese e conseguenti potenzialità; poi c’è Renzi e, da ultimo il buon Boeri, di cui ancora si conosce poco ma a cui va dato merito di audacia.

Soffermandosi su Renzi mi sentirei di dire sostanzialmente tre cose:

Uno: Renzi è un leder nel vero senso della parola, per quel poco che l’ho conosciuto non ne ho dubbi, ha la spregiudicatezza del leader, la forza empatica del leader e la forza di imporre sempre le sue regole del gioco, diverse e fuori dagli schemi. È un leader perché non fa “prigionieri” e “accordi” e struttura la relazione su un piano di costante competitività.
Però il leader deve saper anche quando è utile e necessario rappresentare la sintesi; la spregiudicatezza è importante ma la responsabilità è altrettanto obbligata.
Renzi ha oggi una responsabilità grande, quella di rendere vincente in one-shot il fronte rinnovatore del PD. Se perde, perde una generazione di militanti, di simpatizzanti e di elettori. Quindi gli è richiesta la responsabilità di non lasciarsi indietro pezzi del progetto. Non è concepibile un processo di cambiamento nel PD senza avere nello stesso fronte Renzi, Civati, Serracchiani, Scalfarotto e tutti coloro che in questi anni hanno costruito i presupposti per cui oggi è possibile la battaglia.

Due: Renzi è un colpo che può andare a segno, e questo lo sanno in molti, i compagni di strada, gli avversari, ma anche i profughi politici, soloni scaduti, in cerca di un collocamento, per poi battere cassa.
Il tema della gestione del cambiamento è fondamentale, la capacità di muoversi tra la necessità del consenso e il dovere di perseguire un vero cambiamento lasciando indietro chi non lo rappresenta per nulla e non se ne è mai preoccupato di rappresentarlo in passato, è un tema da cogliere, tutto.

Tre: c’è una coppia di ingredienti che mancano nell’impasto Renzi (reale o percepito che sia): autorevolezza e umiltà. Recentemente mi sono imbattuto in una lettura su Aung San, eroe nazionale birmano e padre di Aung San Suu Kyi. All’età di 31 anni, quando fu brutalmente ucciso, aveva già ricoperto ruoli di grandissima importanza, portando il paese all’indipendenza e poi governandone la transazione.
In un suo discorso all’età di 29 anni scrisse delle parole molto belle da cui Renzi potrebbe trarne qualche spunto:

<<In questo momento sono molto popolare fra la gente. Ma non sono né un dio né un mago, né un prestigiatore. Solo un uomo. Non un essere ultraterreno, ho solamente poteri umani. Sono molto giovane. La responsabilità che ora mi assumo è di addossarmi gli oneri del paese intero; non ritengo di possedere tutte le qualifiche necessarie per portarli. .. se saprete portare le vostre forze ad altezze ancora maggiori di quelle raggiunte finora e aiutarci nell’opera che stiamo svolgendo per voi, potremo fare di più per ottenere l’indipendenza e il benessere di tutti, come è nostro desiderio. Ecco perchè vorrei chiedere ancora una volta alla gente fermezza e risoluzione.>>

io sostengo Damiano FERMO! ..e tu?

io sostengo Damiano FERMO! ..e tu?

Cari amici innovatori, rottamatori e rottamandi di tutte le età,

come già tutti saprete, ormai da diversi mesi sono entusiasticamente impegnato nel sostenere la campagna elettorale per il CONSIGLIO COMUNALE di Damiano FERMO.
E’ stata sin da subito una campagna che ha voluto contraddistinguersi per la novità dei modi e per il rinnovato contenuto espresso.

Avrete tutti sentito delle #bicigialle in città.
Con questo espediente abbiamo voluto sollecitare il bisogno di una città con una migliore mobilità in tutte le sue accezioni dalla mobilità sostenibile alla mobilità culturale finanche alla mobilità politica.

Ho forse l’onore e l’onere di essere stato il primo a sollecitare Damiano ad un suo passo avanti.
Ritengo la sua candidatura la migliore in campo in tutta la lista del Partito Democratico veronese.

Umanamente e politicamente rappresenta quella classe dirigente di cui credo la nostra comunità abbia profondamente bisogno.
L’impegno in politica come componente essenziale ma non totalizzante della vita. 
La consapevolezza dell’impegno politico quale momento di sacrificio disinteressato alla cosa pubblica, con un lavoro, uno stipendio, una famiglia, in generale una vita, che ruota esternamente al mondo ombelicale e autoreferenziale dei partiti.

La politica di oggi ha bisogno di essere positivamente contaminata da coloro che possono portare esperienze e valori aggiunti esterni alla ridondanza dei perpetui.
La politica di oggi ha anche bisogno di persone e di giovani che non chiedano il permesso; che si muovano lealmente rispetto a chi è già in politica ma liberamente seguendo i propri convincimenti senza appiattirsi su ingombranti padrini politici o correnti di partito.

Damiano senza alcun dubbio è la chance che la BELLA POLITICA ha a disposizione per esprimersi nelle prossime elezioni di VERONA.
Io continuerò in questo mese che ci separa dalle elezioni a sostenerlo con tutte le mie forze e credo che il suo successo sarà anche quello di tutti coloro che vengono da un cammino percorso ai fianchi del Partito Democratico con genuino attaccamento ma sincera difficoltà ad accettarne lo stato in cui si trova ora.

Verona può cambiare, il Partito Democratico può cambiare, entrambe le cose passeranno anche dall’elezione a Consigliere Comunale di Damiano Fermo.

Se volete darmi e darci una mano basta alzare il telefono e chiamare o me (3381991486) o Damiano (3287463770) oppure iscriversi al gruppo google dei sostenitori-attivi http://groups.google.com/group/staffermo/boxsubscribe o al gruppo facebook dei simpatizzanti https://www.facebook.com/groups/stafFERMO/
Il sito internet di Damiano è http://www.damianofermo.it/ 
Per sostenerlo finanziariamente l’iban è IT39N0200811750000101979056
Se volete organizzare una cena o un aperitivo per presentare Damiano ai vostri amici e conoscenti sarebbe una cosa fantastica!

Le #bicigialle sono state presentate anche all’iniziativa nazionale di Pippo Civati della settimana scorsa. 
Potete vedere il mio intervento a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=tQ-wGlxA-ME

Saluti
Francesco MAGAGNINO
Già Coordinatore Provinciale Mozione Marino
Referente InnovarePD-ProssimaVerona