Perchè è sbagliato cancellare il bollo auto.

Una delle promesse di Berlusconi durante la campagna elettorale è stata quella di cancellare il bollo auto.

Innanzitutto bisogna prendere atto come i tagli delle tasse di Berlusconi vadano spesso e volentieri a scapito delle istituzioni locali: prima l’ICI, di competenza dei comuni e ora il bollo, di competenza delle regioni. Alla faccia del federalismo fiscale.

A prescindere da questo, esiste un errore più profondo e preoccupante nella proposta di cancellare il bollo auto.

Nei sistemi liberali illuminati la politica ha il compito fondamentale di incanalare il mercato lungo la via più opportuna per gli interessi della collettività. Interessi intesi nella loro accezione più umanistica e non quella esclusiva degli “schei”!

Per questa ragione, cancellare il bollo auto in maniera indiscriminata a prescindere da reddito, ma ancor più da tipologia di vettura è un delitto nei confronti di quell’interesse nazionale che oggi più che mai, è rappresentato dalla tutela dell’ambiente in cui viviamo e dalla qualità dell’aria che respiriamo.

Sarebbe maggiormente saggio ed intelligente utilizzare l’incentivo della detassazione, anche dell’esonero totale, del bollo per quelle vetture che rispondano a dei requisiti specifici di emissioni di CO2 piuttosto che di volume o produzione di PM10.

Il danno oltre che di per se, assume ancora più rilevanza dal momento che una volta commesso questo errore diventerà impossibile per lo stato tornare indietro per introdurre una forma di differenziazione e quindi di premio per i cittadini più attenti.

Il mio paese moderno non taglia le tasse perché sono brutte ma usa l’incentivo fiscale per migliorarsi e per indirizzare i consumi e l’economia verso i binari di una crescita maggiormente sostenibile.

Aggiornamento 6 Maggio 2008: Questo articolo è stato pubblicato sulle edizioni nazionali DNews di oggi (visualizzare PDF).