Il Partito Democratico a Verona (2/3)

Riprendiamo dalla descrizione delle liste che si presenteranno a Verona.

Come anticipato, sembra che saranno 5, le 3 liste in supporto a Veltroni, una in supporto alla Bindi e una in supporto a Letta.

La lista di Letta vede la partecipazione attiva di due “boss” veronesi, Paolo Zanotto, che dopo molte incertezze e un’iniziale avvicinamento alla Bindi si è schierato con il giovane leader margheritino e popò dimeno che Franchetto, volto noto, già presentatore di tele arena, già candidato alla presidenza della provincia, attuale consigliere regionale e ad oggi (un po’ presto) maggior candidato alla sfida alla poltrona di sindaco contro Tosi tra 5 anni.
Le liste pare saranno composte per lo più dai vertici della margherita che aderiscono a questa compagine e dall’entourage del ex sindaco Zanotto.
Aspetto smentite, ma pare che non ci sia in vista nessun tipo di coinvolgimento allargato.

La lista di Rosy Bindi a Verona potrebbe fare grandi cose; ha avuto l’appoggio a sorpresa dell’APD con quasi il suo intero direttivo capitanato dal “condottiero macina-voti” Roberto Fasoli.
L’appoggio nasce in prevalenza per un voto di protesta nei confronti di alcuni passaggi non condivisi nella candidatura di Veltroni. C’è però da segnalare che all’assemblea pubblica dell’APD più di 1/3 dei presenti si è schierato contro questa decisione.
Oltre all’APD, convergono sulla Rosy alcuni altri nomi più o meno noti di provenienza DS e Margherita.

Veniamo ora alle liste in appoggio a Vltroni.
Come anticipato saranno 3, c’è la lista 1 che è definita “lista istituzionale”, o in accezione negativa la “lista degli apparati”; è organizzata, sponsorizzata e gestita dai vertici dei DS e Margherita. E’ la lista che dovrebbe assicurare (come se servisse assicurarlo) la continuità tra il progetto e la sua realizzazione. Avrà, credo di poter dire, legittimamente, un’organizzazione tutta interna per valorizzare meritatamente (si auspica) le persone che vengono dalle strutture dei due partiti.
C’è poi la lista 2, la grande novità, nata per includere tutta una serie di realtà che sono generalmente fuori dai meccanismi politici, si chiama “ambiente, diritti, conoscenza”, la sua gestazione è stata sufficientemente lunga e complicata per aver creato un po’ di confusione. Inizialmente era la lista “ambiente, territorio, futuro” sponsorizzata dagli EcoDemocratici, un gruppo di persone che avevano promosso a livello nazionale il manifesto degli ambientalista per il PD (Realacci, Ronchi, Vigni, Ferrante, Scalia ..) e che avevano velocemente raccolto adesioni in tutt’Italia compresa Verona dove si sono ritrovate personalità dalle provenienze più variegate, tra tutti Enzo Genovese della Sinistra Ecologista, Carlo Furlan di Legambiente, Ivo Conti dei fagiani nel mondo, il sottoscritto F. Magagnino dalla Sinistra Giovanile e altri. Con l’evolversi delle cose, questa lista è stata riorganizzata in quella che è adesso avendo visto la confluenza della Melandri con tutto il suo carico di giovani (Sinistra Giovanile, Giovani della Margherita e iMille), Ranieri con il suo manfesto per il sapere e altre personalità poco influenti nella nostra città come Bettini e (sigh) Nicolais. La lista così riorganizzata vorrebbe rappresentare quei punti fondamentali che Veltroni ha presentato durante il suo intervento a Torino.
Tornando sul piano locale, la lista “ambiente, diritti, conoscenza” è sponsorizzata dagli EcoDemocratici in primis, dalla Sinisra Giovanile e dalla Parlamentare Europea Donata Gottardi, con la partecipazione, anche se in forma minore, dei Giovani della Margherita, dei Mille e di un gruppo di persone che si identificano nel manifesto Sapere di Ranieri.
Il processo di composizione delle liste si prospetta essere ampiamente partecipato, è previsto per il 2 Settembre un incontro pubblico dove chiunque si identifichi nelle anime “fondanti” della lista può avanzare il suo interesse a partecipare ai lavori, ai coordinamenti e alle liste.
Poi c’è la terza lista di Veltroni di cui conosco molto poco, rappresenta l’ala più di sinistra del futuro PD; su di essa dovrebbero convergere tutti coloro che provengono dalle mozioni Mussi e Angius dell’ultimo congresso dei DS senza essere usciti in Sinistra democratica; i nomi più noti di Verona sono Diego De Carlo (già consigliere comunale), Franca Rizzi (coordinatrice cittadina dei DS), Zerbato e la new entry Davide Mantovanelli (già Segretario Organizzativo dei DS e ora dirigente della Lega Cooperativa).

Al più presto la terza puntata….

Per maggiori informazione:
Partitodemocratico.it
EcoDemocratici Verona
DsVerona
Margherita Verona
SgVerona
UlivoPerVerona
iMille

Il Partito Democratico a Verona
Capitolo 1
Capitolo 2
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